sabato 23 febbraio 2013

Il meraviglioso mondo della comunicazione

In questo post si parla di comunicazione e di come a volte sia complicato inserirsi quando la lingua non è la tua, e quando il gruppo in casa è numeroso. Sono passate 3 settimane da quando sono arrivato nella casa nuova ed è tempo di fare i primi bilanci. Nel precedente post raccontavo delle difficoltà nel capire gli irlandesi, ecco ora posso essere più preciso: per i primi 10 giorni non ho capito una parola che sia una in casa! Immaginatevi quindi di essere a cena con almeno altre 9 persone, e di voler provare a conoscerle meglio e partecipare ai loro discorsi ma niente, ogni tentativo era davvero un fallimento. Il mescolarsi delle voci e degli accenti, la rapidità nel parlare, la profondità degli argomenti... Aggiungiamo che, per quanto il progetto che riguarda la casa internazionale, preveda un ricambio "naturale" dei coinquilini ogni 1-2 mesi, in realtà non c'è nessun obbligo di trasferirsi e il gruppo è rimasto lo stesso negli ultimi 5 mesi, perchè i ragazzi si sono trovati molto bene assieme e sono diventati amici più che coinquilini. Il che non è affatto male e dimostra la bontà del progetto in sè e non posso che fare un applauso a chi ha messo in piedi tutto questo, e per aver posto anche molta attenzione alla composizione del gruppo! Comunque i fattori che ho evidenziato han creato non pochi problemi nell'inserimento nel gruppo e a volte è stato un po' frustrante e ho cercato di uscire di più perchè invece fuori casa, con i canadesi o con altri immigrati (diciamo con i non irlandesi che facciamo prima :D), è stato sempre molto facile capire e farsi capire e questo ti fa sentire molto più a tuo agio quando non sei nel tuo paese. Ma fuggire dal problema non è mai una soluzione perchè poi il problema rimane sempre lì e viene a trovarti tutti i giorni, anzi in questo caso abita pure con te! Per fortuna durante l'ultimo anno ho partecipato a un sacco di corsi di team building in azienda e così ho capito come fare :D sto scherzando, la migliore palestra per risolvere queste cose è la vita: è lì che impari davvero a fare team building e tutti gli anni passati a Padova, durante l'università e anche dopo, sono serviti davvero tanto. Aggiungiamoci pure la forte presenza di psicologi nel gruppo di amici e la sempre presente curiosità nell'osservare le dinamiche di gruppo indipendentemente dal gruppo in cui ti trovi.

Pancakes - preparazione
Così arriva un giorno in cui i coinquilini si organizzano per fare la serata pancakes (versione inglese, non americana, quindi simili alle crêpes) e allora lì si presenta l'occasione per avvicinarsi a loro, utilizzando un'altra lingua, quella della cucina! Pur non capendo nulla di quello che dicono, provo a inserirmi e ad aiutarli: dalla preparazione dell'impasto, alla cottura, alla fase finale di farcitura con Nutella, frutta, gelato ecc... la serata è stata carina, non abbiamo parlato molto ma quel giorno si è aperto un canale di comunicazione da sfruttare appieno.

Pancakes - cottura
Così a fine serata, io e il forno di casa ci siamo guardati a lungo ed è stato in quel momento che abbiamo stretto un patto senza nemmeno parlarci. Lui è così diverso dai forni a cui siamo abituati e funziona pure in gradi fahrenheit (quindi pure lui parla un'altra lingua, ma insomma! :)) e la prima volta che l'ho visto ho giurato che non l'avrei mai usato. :D
E invece poi ti ricordi che in qualche modo sei diventato pasticciere e quindi puoi trovare delle soluzioni e tornare a cucinare anche in un ambiente dove non hai la minima attrezzatura. E allora dopo aver passato un pomeriggio tra The Gourmet Warehouse, Ikea e London Drugs, aver fatto mille calcoli per comprare il necessario senza spendere una fortuna, ecco che mi ritrovo con un minimo di attrezzatura per prendere per la gola i miei cari coinquilini. Così una sera aspetto che tutti vadano a letto e inizio a preparare dei dolcetti al cocco e cacao (ricetta ormai collaudata da tempo, semplice ma efficace e ottima per testare la cottura del mio alleato forno-con-gradi-fahrenheit). Inaspettatamente mi viene tutto bene al primo tentativo e nella casa rimane un profumo incredibile, così tutto soddisfatto preparo la tavola per la colazione a sorpresa, scrivo un biglietto per i coinquilini e me ne vado a letto.

La mattina seguente scendo e vado in soggiorno per vedere se hanno gradito ("dai sicuramente avran gradito, non ci sono dubbi"... pensavo mentre scendevo le scale) e la sorpresa alla fine l'ho avuta io... i dolcetti erano tutti lì, intatti, esattamente come li avevo messi la sera  prima... Immaginatevi la delusione... Boh, avrò sbagliato a scrivere il biglietto in inglese, forse non gradiscono il cioccolato, o forse il cocco o chi lo sa cos'altro... Ok, incassi il colpo e porti pazienza, prendi e vai a farti un giretto fuori, almeno c'è il sole e hai ancora tanti posti nuovi da vedere. Ma il pomeriggio era pronto per offrire sorprese migliori: al rientro in casa il vassoio era stato completamente spazzolato, ho ricevuto un sacco di complimenti e... un invito per andare in montagna il sabato successivo! e fu così che entrai a far parte del gruppo! :) Ah sì, la mattina nessuno di loro fa la colazione dolce, ecco perchè era rimasto tutto intatto sul tavolo, potevo pure pensarci no!?! :D
Comunque dopo quella volta, i coinquilini hanno iniziato a coinvolgermi molto di più nelle varie attività, e in contemporanea io ho iniziato a sfornare altre cose, qualche semplice biscotto dalle forme canadesi e altri dolcetti al cacao (ma stavolta ci ho messo anche le fragole dentro!).


Ora le cose vanno molto meglio e sarà anche che ho abituato l'orecchio all'irlandese (sì, ho deciso che d'ora in poi lo chiamerò così, non è inglese, davvero non lo è :)) e inizio a capire cosa dicono gli altri e di conseguenza a conversare con loro! Inoltre aver scoperto che condividiamo pure la passione per la montagna ha aiutato e aperto nuove possibilità. Giusto per farvi capire l'evoluzione, sto organizzando per la prossima settimana una festa a sorpresa per la partenza di una delle coinquiline (ritorna in Norvegia) e ho promesso che farò una torta seria (a dire il vero non so nemmeno se ne sono capace qui con questa attrezzatura minima ma ci provo lo stesso, male che vada ci faremo 2 risate tutti assieme!) Che dire.. w la comunicazione enogastronomicomontanara!! :D
Ah tra l'altro il prossimo mese se ne vanno 3 persone, quindi il gruppo sarà finalmente "spezzato" (in senso buono) e un nuovo gruppo potrà formarsi!

Con alcuni dei coinquilini e altri amici, a Deep Cove

Aggiornamento dopo la festa: direi che la festa è piaciuta, che sia merito della torta? :)

Torta del re


Vi lascio con un po' di album fotografici dei posti che ho visitato ultimamente:

Lighthouse Park: zona nord-ovest di Vancouver, parco discretamente grande, con passeggiate tranquille, ottimo per un pomeriggio rilassante con un po' di amici.

Lynn Canyon Park - Deep Cove: tra i posti più belli in assoluto, a nord di Vancouver, il parco contiene il famoso suspension bridge (alternativa gratuita a quello più famoso di Capilano, che però è a pagamento), le Twin Waterfalls e parecchi sentieri. Tra questi sentieri ho fatto, con i coinquilini, quello che porta a Deep Cove, percorso lungo ma spettacolare, all'interno di una foresta infinita e con la possibilità, in alcuni punti, di uscire su qualche roccia e ammirare l'oceano :)

Chinese new year: festeggiamenti per il capodanno cinese nel cuore di Chinatown

Queen Elizabeth Park: un bellissimo parco a due passi da casa mia, bello già ora in inverno, chissà come sarà in primavera/estate con la fioritura delle piante! All'interno del parco c'è un giardino tropicale stupendo (Bloedel Conservatory), con flora e fauna interessanti per fotografi e non.

Bene, il viaggio continua...

"Non siamo noi a metterci in viaggio, ma è il viaggio a mettersi dentro di noi"
 John Steinbeck - Viaggio con Charley

Lighthouse Park

Lynn Canyon Park

Deep Cove

Chinese New Year

Queen Elizabeth Park

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