domenica 4 agosto 2013

Il viaggio... nel viaggio!

E' veramente insolito scrivere su queste pagine dall'Italia, eppure succede anche questo nell'avventura canadese. Succede che a un certo punto devi fermarti un attimo, per riflettere e per fare un bilancio di quanto fatto finora e poi prendere delle decisioni. E per quanto a posteriori mi renda conto di essere stato piuttosto fortunato (nonostante il visto iniziale di durata troppo breve ho avuto ugualmente il tempo di fare e di provare tutto quello che rende quest'esperienza qualcosa di completo e non una sorta di vacanza) e nonostante il nuovo visto fosse (probabilmente) in arrivo, ho deciso di tornare in Italia. Le ragioni sono tante e non è stata una scelta facile, anzi è una scelta che mi è costata parecchio, soprattutto perchè non è stata una passeggiata stabilirsi in Canada e anche per il fatto che ero già intenzionato a rimanere a lungo termine in un paese dove le opportunità non mancano!
Tra le difficoltà maggiori troviamo in primis il posto di lavoro: sicuramente l'incubatore d'impresa Discovery Parks è un posto stimolante, e ogni giorno capitava di conoscere gente e attività interessanti, ma la startup dove lavoravo non era altrettanto stimolante e non era il posto che stavo cercando. Mi sono spesso ritrovato a lavorare in condizioni pessime e non perchè il lavoro in sè fosse estremamente complicato, semplicemente il tutto non era gestito bene e anche i compiti più semplici richiedevano tempi lunghissimi e difficoltà quotidiane. Ho sempre chiuso un occhio (anzi due :)) anche perchè stavo aspettando il nuovo visto e ho sempre cercato di fare il meglio che potevo. Però la consapevolezza che il nuovo visto sarebbe stato vincolato a quell'azienda, per almeno un anno o più, ha cominciato a pesare giorno dopo giorno... Inoltre altri fattori hanno avuto il loro peso, come il non poter accedere al sistema sanitario canadese oppure anche solo la distanza (e qui non mi riferisco alla nostalgia, sì c'è stata anche quella a volte ma mi riferisco a cose più pratiche, se hai un problema a casa in Italia non puoi rientrare per un weekend e questo a volte è parecchio pesante). Non voglio dilungarmi troppo su questo argomento, ormai la decisione è presa e la cosa importante è che non ho rimpianti a tal proposito :) Il viaggio in sè è un'esperienza magnifica, è qualcosa che ti permette  di misurarti e confrontarti con i tuoi limiti: a volte ti spinge a superarli, a volte ti porta a capire che non li puoi superare, ma va bene lo stesso, è il modo migliore per conoscere meglio se stessi. In ogni caso ti fa...  crescere! Se guardo indietro a questi ultimi sei mesi vedo un percorso intenso, ricco di avventure e anche di emozioni. Me ne sono reso conto in particolare alla fine del periodo canadese, proprio durante l'ultimo weekend a Vancouver: ho organizzato una giornata in spiaggia per salutare tutti quelli che ho conosciuto in questi mesi e così, rivedendo tutte quelle persone, è stato proprio un ripercorrere tutte le fasi dell'avventura! E' stata una giornata indimenticabile, all'insegna dell'estate, del sole (finalmente!), del beach volley e dell'amicizia! Grazie ragazzi! Un giorno ci rivedremo! :)

Ultimi giorni a Vancouver: festa sulla spiaggia di Kitsilano!
Ma nell'ultimo periodo non c'è stato solo questo... Una volta deciso di finire l'esperienza canadese mi sono detto che il periodo all'estero non poteva concludersi con un ricordo legato alle difficoltà o a qualcosa di negativo. Inoltre, fino a fine giugno, avevo visto solo una piccolissima parte del Canada, perchè, se non l'avete ancora capito, è un paese ENORME! :P 
E così ho mollato il lavoro e ho organizzato... il viaggio nel viaggio! Un viaggio durato quasi un mese che mi ha portato a scoprire posti meravigliosi, tra foreste, montagne e orsi ma anche in mezzo all'oceano e alle balene. Il Canada è davvero tutto questo e la natura lì è davvero straordinaria! Sono davvero contento di aver utilizzato l'ultimo mese per viaggiare, sia per i posti che ho potuto visitare sia per le persone che ho conosciuto lungo il cammino, è stata davvero un'esperienza speciale!

Tutto è cominciato con la scoperta di Moose Travel Network: un tour operator per backpapers e viaggiatori indipendenti, che si rivolge solitamente a un pubblico giovane ma in realtà non ci sono limitazioni d'età. Offre tours principalmente in due aeree del Canada (con partenze da Vancouver ad Ovest e da Toronto/Montreal ad Est). Opera con piccoli autobus privati per gruppi medio-piccoli, gruppi formati principalmente da viaggiatori singoli. E' proprio questo il bello, il gruppo di viaggio è improvvisato e c'è ampia possibilità di conoscere gente con gli stessi interessi e con lo stesso spirito d'avventura! E così giusto per provare ho prenotato il piccolo tour Island Explorer, andando in esplorazione su Vancouver Island, l'isola a ovest di Vancouver dove si trova anche Victoria, la capitale del British Columbia. Da Vancouver abbiamo preso il traghetto per Nanaimo e da lì poi abbiamo iniziato il tour vero e proprio.

Lungo il tragitto abbiamo fatto qualche tappa per fare delle escursioni (iniziando a vedere cascate, canyons ma anche spiagge sull'oceano) e così intanto abbiamo iniziato a conoscerci all'interno del gruppo. Vancouver Island è stupenda, proprio per il connubio oceano/montagne, puoi iniziare da un sentiero, raggiungere una cima e poi scendere fino a raggiungere una bellissima spiaggia oppure, al contrario, partire con una barca e poi finire tra boschi e cascate. Da Nanaimo ci siamo spostati a Tofino dove abbiamo fatto la prima tappa. Tofino rimarrà sempre il mio posto preferito sull'isola, il paese è veramente piccolo ma molto carino e i posti lì intorno sono magnifici, come potrete vedere dalle foto. Grazie alla Moose Travel abbiamo soggiornato in una casa privata, completamente a nostra disposizione. 

Heather ai fornelli! Io ero il sous-chef ;)
E la prima sera ci siamo organizzati per cucinare assieme una quantità industriale di paella!
Anche il cucinare assieme è un ottimo modo per iniziare a conoscersi meglio e legare all'interno del gruppo! (Eravamo tutti agli ordini dell'inglese Heather, leader incontrastata nel gruppo! guai a non obbedire :D)
Di Tofino bisogna citare le bellissime spiagge, frequentatissime dai surfisti, e il Whale watching! Se capitate lì andate da Remote Passages e prenotate il tour Whale watching and Hot Springs, ne vale davvero la pena! Si tratta di una giornata intera in mezzo all'oceano alla ricerca di balene, orche e altri animali marini e farete anche una tappa alle terme naturali. A due passi dall'oceano ci sono delle sorgenti di acqua caldissima e potrete immergervi in queste "piscine" termali naturali in mezzo alle rocce! (attenti a non scivolare :P)
Per farvi un'idea potete dare un'occhiata a questo video: Hot Springs Cove with Remote Passages

In questo viaggio non ho voluto pianificare molto, volevo un po' mescolare organizzazione e avventura e così, quando da Tofino siamo andati a Victoria, sono "sceso" dal tour Moose Travel per fare un po' di couchsurfing ed esplorare Victoria per conto mio. L'ho fatto nel momento migliore, durante il Canada day: che dire, grande festa sentita da tutti, canadesi e non! Che spettacolo! Devo dire che Victoria mi è piaciuta anche più di Vancouver, forse per la dimensione più piccola e per la gente, che sembra molto più amichevole. Ma forse è stato solo l'effetto Canada Day!

Festeggiamenti per il Canada Day davanti all'edificio del parlamento
Finiti i festeggiamenti a Victoria (con tanto di fuochi d'artificio per il gran finale), sono passato di nuovo a Vancouver (dove ho finalmente visitato il Cloud 9 Restaurant) per poi spostarmi a Whistler, un po' più a nord. Whistler è forse più famosa d'inverno per lo sci, una sorta di Cortina d'Ampezzo canadese. Simile anche nei prezzi ad essere sinceri, very very expensive! Per fortuna ci sono stato solo 3 giorni! Come vedrete dalle foto, ci sono montagne molto belle e anche laghi alpini piuttosto carini (Garibaldi Lake per esempio!). Ma non spenderei troppe parole su Whistler, perchè le tappe successive sono molto più interessanti.

Dopo la prima esperienza positiva con Moose Travel ho deciso di riprovarci e per un tour moooolto più interessante, quello che aspettavo da tantissimo tempo, quello per cui mi sono sempre detto "un giorno ci devo assolutamente andare!". E così ho tenuto per la fase finale dell'avventura canadese un bellissimo tour di 11 giorni sulle Rocky Mountains! Come vedete nella cartina a lato ci sono parecchie tappe, anche perchè i km da fare sono tanti e i posti da vedere sono ancora di più :) Fin dal primo giorno, quando siamo partiti da Vancouver, le sensazioni riguardo questo ultimo viaggio erano molto positive e infatti fin da subito si è creato un gruppo fantastico con gli altri partecipanti. 

Kayaking a Revelstoke
Conoscersi in un paio di giorni e trovarsi benissimo fin dal primo momento, forse anche per merito della guida, Caleb, un ragazzo canadese di Kelowna, veramente socievole e caloroso (strano per un canadese! :D) Di Kelowna non ho da dire grandi cose (a parte la jet-boat e le partite di beach! :)), è un posto carino ma fa più da tappa intermedia nel lungo viaggio verso Banff in Alberta (circa 850km). Ah è anche un posto caldissimo, non sembra nemmeno in Canada, c'erano 35 gradi! Prima di arrivare a Banff abbiamo fatto tappa a Revelstoke (sempre in British Columbia) per un pomeriggio di kayaking, di cui vedete una diapositiva. Quasi tutti questi ragazzi vivono in Europa quindi è molto probabile che ci rivedremo! 

Procedendo sulla Trans-Canada Highway, raggiungiamo Banff che è il vero punto di partenza del nostro tour. Tra Banff e Jasper ci sono circa 300km, percorsi da un'unica strada. Ma non è questa la cosa che salta all'occhio immediatamente... Si tratta di un percorso totalmente immerso nella natura, la "civiltà" è presente solo in pochissimi punti, è la natura selvaggia che regna incontrastata in questi luoghi. E, ad ogni metro percorso, rimani a bocca aperta costantemente, è tutto un susseguirsi interminabile di foreste, fiumi, laghi, cascate, canyons, cime altissime, ghiacciai! Simply AMAZING and breathtaking! E dal primo momento in cui ti muovi da Banff capisci anche che devi imparare nuove regole, per visitare la terra degli orsi! Eh sì, perchè gli orsi ci sono veramente, e te ne rendi conto abbastanza rapidamente, sono ovunque! Che poi spulciando tra le regole comportamentali da seguire in caso di incontro ravvicinato con l'orso, capisci che si riducono sostanzialmente a "stai fermo e prega che l'orso decida di risparmiarti" :P 

Moraine Lake
Lungo il percorso abbiamo pernottato in ostelli, alcuni dei quali (Rampart Creek e Edith Cavell) sono wilderness hostels, ovvero trattasi di strutture con elettricità limitata e senza acqua corrente (beh in realtà c'è il torrente gelido a pochi metri :)). Sono come le nostre baite, con la "piccola" differenza che bisogna fare attenzione agli orsi! Non posso raccontare tutte le avventure di quei giorni ma posso segnalare alcuni dei posti che consiglio di vedere tra i parchi naturali di Banff e Jasper. Abbiamo fatto escursioni tutti i giorni (è un po' stancante ma merita davvero!) e raggiunto parecchi posti interessanti, per fortuna non solo le principali mete turistiche.

Athabasca Glacier
Lake Louise è carino ma è veramente affollato, per fortuna è un buon punto di partenza per raggiungere altri laghi come Lake Agnes, dove si può stare decisamente più tranquilli! Di laghi ce ne sono tantissimi, i miei preferiti sono Bow lake, Peyto lake, e su tutti Moraine lake, dal colore blu intenso dato dal riflesso della luce sui frammenti di roccia depositati nel lago. Mentre si viaggia lungo l'Icefields Parkway, una sosta è d'obbligo presso l'Athabasca Glacier, uno dei principali ghiacciai sulle Montagne Rocciose, davvero imponente. Avvicinandosi a Jasper, l'Athabasca River si diverte a cambiare forma e a lasciarsi cadere da una ventina di metri, regalandoci le Athabasca Falls! E qui, tra giochi di acqua e luce, è molto facile veder comparire l'arcobaleno. 

Arcobaleno sulle Athabasca Falls
L'area di Jasper è sicuramente più selvaggia rispetto a quella di Banff e forse è proprio per questo che mi è piaciuta di più. In questa zona alcune escursioni degne di nota sono: Mount Edith Cavell (con il ghiacciaio a forma di angelo), Maligne Canyon, e uno dei posti più spettacolari si trova su Whistler's Mountain. Raggiungibile sia camminando (ma è piuttosto dura come camminata) sia via funivia (Jasper Tramway) più mezzoretta a piedi, ti permette di arrivare sulla cima a una quota superiore ai 2400mt. Da lì il panorama vi lascerà davvero senza parole, c'è una vista pazzesca a 360° su tutta l'area delle Rocky Mountains, potrete vedere gran parte dei posti visitati in precedenza e molto di più, incluso Mount Robson, la cima più alta di questa catena montuosa (3954mt).

Vista panoramica dalla cima di Whistler's Mountain a Jasper
Con l'orso, Enzo e Silvia presso YVR-airport
Potrei stare delle ore a descrivere anche altri posti che ho visto durante questo viaggio ma credo sia sufficiente quanto scritto finora e poi avrete modo di vedere tutto negli album fotografici che seguono. ...però in effetti non vi ho nemmeno mostrato l'orso e allora almeno quello mettiamocelo dai! 
E' quello dell'aeroporto di Vancouver, come vi ho detto qui gli orsi sono ovunque :P
Tranquilli, vedrete gli orsi veri nelle prossime foto ma questa foto, degli ultimi momenti pre-partenza, doveva avere un posto privilegiato in questo post, per ringraziare chi mi ha supportato davvero tanto durante tutto il soggiorno canadese e mi ha fatto sempre sentire a casa! Grazie Enzo e Silvia, siete davvero fantastici! :)
E' tempo di chiudere questo post (e anche il blog canadese), dicendo solo che il viaggio in Canada è stata un'esperienza eccezionale, un'avventura davvero incredibile, che probabilmente servirà per preparare il terreno per le prossime avventure ;)








































































venerdì 21 giugno 2013

Un tuffo nel passato

Se avessi saputo in anticipo quanto è faticoso scrivere e mantenere un blog probabilmente non lo avrei mai aperto :P ma ormai è qui e allora ogni tanto bisogna trovare il tempo per pubblicare un nuovo post... Scherzo, lo faccio volentieri e in ogni caso mi ci dedico solo quando sono ispirato per scrivere, in fondo bisogna solo aspettare quei 2 mesetti per vedere la puntata successiva :P 
Vediamo, dov'eravamo rimasti? ah sì, stavo per iniziare a lavorare, ed ora è già passato un mese e mezzo abbondante, incredibile come il tempo passi veramente in fretta! 

Discovery Parks
Il titolo del post si riferisce al posto dove sono finito a lavorare. Probabilmente ricorderete, dal precedente post, che ho accettato di lavorare per una startup che fa software per i medici; quello che invece ancora non sapete è che gli uffici sono in una specie di incubatore di startup ed è qui che il passato ritorna in gioco e sembra di essere tornati indietro nel tempo, precisamente al "lontano" 2007! :) Proprio in quell'anno avevo iniziato a lavorare presso lo Start Cube di Padova! La realtà canadese è molto simile e all'interno dell'incubatore ci sono tantissime aziende, solo nell'open space comune ci sono 8 startups, e in tutto l'edificio sono molte di piu', non sono nemmeno riuscito a conoscerle tutte! Ci sono pure ben 3 laboratori di analisi biologiche in stile BMR Genomics, giusto per citare il passato :) Ma qui non siamo allo start cube, qui a Vancouver l'incubatore si chiama Discovery Parks!


Ogni anno viene indetta una gara, the Generator Challenge, che premia 8 aziende promettenti con uffici e servizi totalmente gratuiti per un periodo di 12 mesi. Dopo questa prima fase, le aziende finiscono l'incubazione e vengono spostate in un'altra area per aziende "più mature" e così si liberano altri 8 spazi per nuove startups in arrivo. Se volete saperne di più sugli attuali abitanti dell'open space (The Generator) date un'occhiata a questa pagina che parla appunto di Generator Challenge 3.0. In generale in tutto l'edificio ci sono aziende che operano nel tecnologico e spesso in ambito life o medical sciences.


Quindi si tratta indubbiamente di un posto stimolante, dove possono anche crearsi facilmente collaborazioni tra aziende diverse! Per facilitare la conoscenza reciproca tra aziende, ma soprattutto tra le persone che lavorano e condividono gli spazi comuni, è stata organizzata una festa in orario di lavoro: quindi un bel giorno, nel pieno di un pomeriggio lavorativo, a un certo punto è partita la musica a tutto volume e sono apparsi tavoli colmi di cibo e alcool a fiumi, il tutto offerto da Discovery Parks :D




Durante la festa sono stati improvvisati degli elevator pitch per ogni azienda: così nel susseguirsi rapido, piacevole, divertente e a volte anche buffo, delle presentazioni delle varie startups ci si è potuti conoscere meglio e fare anche nuove amicizie. Applausi a Discovery Parks! :) 
Durante il mese di maggio, oltre ad essere stato piuttosto impegnato con il lavoro (classico mese iniziale in cui ricevi un sacco di input e devi imparare tutto), ho dovuto dedicare gran parte del tempo libero alla preparazione dell'application per il nuovo visto di lavoro, per provare a rimanere in Canada oltre i 6 mesi previsti dal visto Working Holiday con cui sono arrivato a Vancouver. Vi risparmio i dettagli perchè sono veramente noiosi e la preparazione della documentazione è piuttosto lunga e impegnativa, insomma il messaggio è che restare in Canada non è facile! Per chi fosse interessato ad approfondire, ho consegnato l'application per il B.C. Provincial Nominee Program: in sintesi è un programma che ti permette di ottenere un work permit di 2 anni (ma strettamente legato all'azienda che ti ha assunto) e in contemporanea ti permette di cominciare il processo d'immigrazione per ottenere la residenza permanente e un open work permit (non legato a nessuna azienda in particolare). Tutto questo richiede molto molto molto tempo, sappiatelo! :)

Ma maggio non è stato solo un mese fatto di lavoro e preparazione dei documenti per il visto, fortunatamente questo viaggio è sempre supportato da una "colonna sonora" niente male e così sì, si parla ancora una volta di musica. Per caso a una festa di compleanno ho conosciuto Claire, una ragazza irlandese che qualche settimana dopo ci ha invitato ad una bellissima serata musicale che va sotto il nome di Sofar Sounds (Songs from a room): serata inaspettata e dal risultato veramente pazzesco! Di cosa si tratta? Sofar Sounds propone concerti "segreti" e intimi nei salotti di tutto il mondo. Ci sono 3 componenti fondamentali: una persona che organizza l'evento, un'altra che mette a disposizione il proprio salotto e infine uno o più musicisti che sono disposti ad esibirsi nel corso della serata. Ah sì ho dimenticato un pezzo, c'è anche il pubblico, e si tratta di un pubblico veramente interessato! :)


Il tutto è fatto su base gratuita e al massimo c'è la possibilità di fare una donazione a fine serata se si è rimasti particolarmente colpiti dall'esperienza. E vi assicuro che si tratta di un'esperienza unica, assolutamente coinvolgente ed emozionante! E così in quel di Vancouver, Claire ha organizzato l'evento: alcuni suoi amici hanno messo a disposizione la casa con un salotto piuttosto ampio, e altri suoi amici l'hanno aiutata a contattare alcune band. Quella sera si sono esibiti 3 gruppi/artisti, davvero bravissimi, e tra questi vorrei citarne almeno uno, The New Atlas che trovate anche su facebook. Tra i pezzi proposti mi è piaciuto molto Lights, di cui avevo anche fatto un video, ma con il telefono è venuto di scarsa qualità, meglio se lo ascoltate sul loro sito o qui su YouTube. Invece è d'obbligo postare qui un video che descriva bene questo tipo di serata ed ecco che ne ho trovato uno (da un Sofar in quel di Londra) che rende benissimo l'idea :)


Se siete interessati ad organizzare un evento del genere, in casa vostra o dai vostri amici, trovate tutte le informazioni utili sul sito di Sofar Sounds! Vi garantisco che ne vale davvero la pena!

Rimanendo in tema musicale, proprio di recente mi è capitata un'altra bellissima opportunità: una sera alcuni ragazzi di Couchsurfing mi hanno invitato ad andare al karaoke e fin qui nulla di tanto diverso dal solito :) A parte la location su Granville Island, che comunque rende già le cose un po' diverse, una volta entrato nel pub (The Backstage Lounge) ho visto che effettivamente c'era qualcosa di   decisamente, definitivamente DIVERSO :) Non il classico karaoke con le basi e il testo da cantare sullo schermo ma una vera live band a disposizione di chiunque volesse esibirsi! Ovviamente ci ho pensato un po' prima di lanciarmi in questa cosa (il solito panico da palco :D) però poi mi sono detto "ma quando mai mi ricapiterà una cosa del genere? al diavolo la timidezza!" :D E così dopo pochi minuti ero sul palco con la band a cantare Fields of Gold di Sting! Che dire... con una band è proprio un'altra cosa, grandi emozioni!! Da rifare assolutamente!! :) Grazie Canada per tutte queste opportunità e per quest'avventura davvero speciale!

Tornando a parlare dell'esperienza Canada in generale ci sono anche delle difficoltà eh, come avete già visto nelle puntate precedenti, spesso si è parlato di problemi di comunicazione e tanto per aggiornarvi (ma senza andare troppo nel dettaglio) nell'attuale casa le comunicazioni con i coinquilini si sono completamente azzerate: con Matt fin dall'inizio ma poi pian piano anche con Melissa... niente, pazienza, a volte la convivenza non funziona. Per fortuna sono sempre supportato dall'International House, i coinquilini passati e i nuovi abitanti della casa sono sempre presenti in quest'avventura e preferisco pensare a loro quando penso al Canada :) Non sono mancate le uscite e i pranzi/cene assieme in questo periodo! Qui potete vedere una foto che esprime bene cosa significa International House, un gruppo di persone fantastiche che hanno il piacere di condividere le loro esperienze o semplicemente hanno il piacere di stare assieme! E c'è da dire che si tratta anche di persone un po' "fuori di testa" come testimonia l'ultima grigliata/festa di compleanno in cui si è scatenato un "cake fight", hahaha gli irlandesi sono proprio fuori! Guardate la diapositiva! Per fortuna non avevo fatto io la torta in questione ;)


Continuano anche le avventure sul fronte gastronomico e qui bisogna citare una serata con gli Italiani in cui abbiamo sfornato addirittura 8 pizze fatte in casa, che a voi forse non sembrerà tanto ma dovreste prima capire le difficoltà canadesi (ingredienti, forno, ecc...) Non farò nomi ma la "squadra italiana" ha fatto proprio un ottimo lavoro! Voi che ne dite, Enzo, Silvia, Vanessa e Federico? ah sì, avevo detto che non avrei fatto nomi... :P Grazie ragazzi, è stato bellissimo, non solo per la pizza (e i cupcakes ;)) ma anche perchè è stato proprio un sentirsi a casa!! :)


Eccoci arrivati a fine post e come al solito vi lascio con un po' di foto di questo viaggio mentre l'avventura.... continua! :) a presto!


Stawamus ChiefSi tratta di un'escursione abbastanza difficile in quel di Squamish, ma che ripaga con la vista delle montagne e della baia dell'Howe Sound. Credo che sia piuttosto pericolosa in caso di pioggia, sì è spesso sulla roccia senza grandi appigli in zona :)


Stawamus Chief

Stanley Park: questo l'avete già visto in passato ma... non con una giornata di sole super! :)

Stanley Park

Italian Day Vancouver: and... last but not least... la festa italiana che viene fatta ogni anno su Commercial Drive! Ecco magari il cibo non era veramente veramente italiano ma in ogni caso grande partecipazione e gran festa in quel di Vancouver :)

Italian Day Vancouver


martedì 30 aprile 2013

I nuovi colori dell'avventura canadese

Sono passati 3 mesi da quando sono arrivato in Canada, quindi siamo a metà dell'avventura iniziata col visto Working Holiday. Sono stati 3 mesi veramente intensi e importanti per preparare le basi per quello che potrà succedere prossimamente. Eh sì, perchè ora si apre davvero un nuovo capitolo di quest'avventura! La parte Holiday sta per finire e a brevissimo mi toccherà iniziare a lavorare! :) Come molti già sanno, sono arrivate le risposte dalle aziende in cui ho fatto i colloqui e alla fine ho accettato la proposta di MedVoxel e... domani inizierò a lavorare lì! Fa un po' strano iniziare a lavorare il 1° maggio! :D Che cosa farò lì? Mi occuperò di alcuni software per l'elaborazione delle immagini ottenute da risonanza magnetica, e avrò la fortuna di iniziare con la cosa che mi piace di più ovvero la progettazione della user experience! Poi a quanto pare andrò anche in giro a presentare le applicazioni e a fare public relations con i clienti (cioè i medici), non solo in Canada ma anche negli States. Ok ok, tranquilli, fine della descrizione del lavoro, non vi voglio annoiare con i dettagli tecnici. In ogni caso ora si aprono nuove possibilità, che prima non avevo nemmeno preso troppo in considerazione: la situazione è diversa rispetto a 3 mesi fa e... pure io sono diverso, parecchio diverso direi :) ora la voglia di prolungare la permanenza in Canada è forte e grazie a questo lavoro avrò l'opportunità di provare ad estendere il visto.
Il bello del viaggio è proprio questo: a volte il sentiero che stai seguendo cambia improvvisamente forma e capita di trovarsi su una direzione diversa da quella che avevi in mente... ma direi che vale la pena continuare su questo sentiero e vedere dove porta :)

Ecco, questo post vuole essere più che altro un rapido aggiornamento prima di cominciare a lavorare, anche perchè d'ora in poi il tempo libero si ridurrà parecchio.
L'ultima volta vi dicevo che ho cambiato casa, sono qui da un mese e ora mi sono ambientato discretamente. Il primo impatto, a dire il vero, è stato un po' "traumatico": passare dall'International House (dove c'erano tante persone sì è vero, ma si tratta di persone veramente in gamba e piene di interessi!) a un appartamento condiviso con 2 canadesi (che definire riservati è dire poco!) è stato un notevole cambiamento. Il ragazzo si chiama Matt e fa il cuoco mentre la ragazza si chiama Melissa e fa la pittrice :) Matt purtroppo vive nella sua camera e le volte che esce praticamente non parla con noi, ho fatto vari tentativi di avvicinamento ma non c'è niente da fare e non insisterò nemmeno, ognuno è libero di vivere come vuole :) Peccato perchè potevamo legare anche solo sul fronte della cucina ma si sa, le case e le famiglie perfette non esistono. Melissa inizialmente era in un periodo bello impegnativo, stava finendo la laurea alla Emily Carr University e in più si capiva che veniva da un periodo non propriamente felice con i precedenti coinquilini...

Uno dei quadri di Melissa
Fa dei bellissimi quadri (di cui abbiamo una diaposiva qui) se volete acquistarli posso vedere come farveli avere :P 
Questa la situazione iniziale, inglese facile ma comunicazione scarsa in generale e stavolta né la cucina né la musica sono state d'aiuto nel rapportarsi, non più di tanto... ma forse c'era una ragione anche in questo, infatti quando qualcosa non funziona inizi a cercare altre soluzioni e pare che con Melissa abbiamo trovato un altro modo di avvicinarci! Un giorno mi stava dicendo che le sarebbe piaciuto cambiare un po' il soggiorno, cambiare disposizione dei mobili, sistemare un po' di cose e allestire meglio anche i terrazzi (ah sì, la casa è abbastanza grande e abbiamo anche 2 terrazzi! senza contare il terzo che è solo per la mia camera). Ed ecco che lì mi è venuta l'idea: ma certo, se vuoi avvicinarti ad una pittrice non puoi che usare il... colore!! :D E così le ho proposto di dipingere il soggiorno con altri colori, almeno una parete giusto per dare un po' di vita a un soggiorno grigio che unito al silenzio della casa proprio non mi ispirava per niente.


Lavori in corso!
A Melissa l'idea è piaciuta un sacco e qualche giorno dopo eravamo già nel negozio a comprare i colori e poi in casa ad iniziare i lavori, e così tra una pennellata e l'altra abbiamo anche scherzato un sacco e iniziato a conoscerci meglio. Ora nel soggiorno abbiamo una parete di un verde bello acceso e abbiamo anche dato il colore ai mobili che erano neri, ora è tutto più luminoso e colorato! Abbiamo anche comprato un albero per il terrazzo e giusto ieri un bel tavolo da giardino con 4 sedie per le serate che organizzeremo con i nostri amici! Ora comincio a sentirla un po' più casa mia, vedremo nei prossimi mesi cosa succederà!

Per il resto ho cercato di invitare spesso gli altri amici qui in modo che anche per Melissa fosse più facile inserirsi in un contesto più allargato e divertente e a quanto pare sta funzionando!

Il risultato finale
Di recente ho anche imparato a fare la pizza (se fuori costa troppo e non è nemmeno tanto buona ecco che tocca farsela in casa però devo dire che è anche venuta bene! E ora sono già al terzo tentativo e pure gli italiani l'hanno gradita, quindi direi che ci siamo!).

Sono anche tornato qualche volta nell'International House per rivedere i vecchi coinquilini e conoscere quelli nuovi: quella casa è davvero una garanzia, anche i nuovi coinquilini sono spettacolari, tra questi non posso non menzionare Billy, un ragazzo irlandese, ingegnere e musicista (suona la chitarra, il piano e canta pure!), di una semplicità unica, abbiamo legato in pochi minuti e lui ha davvero tanto talento!  Lo potete vedere e sentire anche voi nel video qui sotto! Abbiamo già iniziato a trovarci per provare vari pezzi! W l'Irlanda e w la musica! :) Tempo permettendo organizzerò altre serate musicali nell'International House e anche nella casa nuova! La musica potrebbe anche fare bene a Matt, chi lo sa!! :D



Tra le novità del periodo c'è anche una tastiera che per ora fa più arredamento che altro nella mia camera: l'ho comprata sia per imparare a suonarla sia per farla suonare ai miei amici che sono già capaci. In ogni caso per fortuna suona anche da sola, puoi scaricarti le basi e via, lei le suona da sola, eheh la tecnologia aiuta!

Ah ho scoperto una cosa interessante qui a Vancouver sul fronte sportivo: stavo cercando una palestra, visto che è da un po' che devo ricominciare anche per il discorso ginocchio (devo ricordarmi che non è del tutto sano dopo quella volta... :) ), e ho scoperto che qui ci sono i Community Centers! Non sono solo centri sportivi, dentro c'è di tutto e fanno corsi di tutti i tipi, è proprio un posto dove la gente si ritrova per le attività ricreative più disparate. Comunque anche guardando solo al lato sportivo, vicino casa ho 2 di questi centri e ci sono la sala pesi, la palestra da pallavolo, campi da basket e da tennis, piscina, sauna e bagno turco, e pure il pattinaggio! Ho pensato "costerà uno sproposito!"... e invece no! Puoi fare un abbonamento anche solo mensile e avere accesso a tutte queste cose e anzi a tutti i centri convenzionati!! E si paga l'iscrizione solo se accedi ai corsi, tutte le altre attività sono comprese nel prezzo di soli... 40 dollari al mese! :D Ho già cominciato ieri, troppo bello! Tra l'altro, il centro dove vado per la palestra è in un bellissimo edificio che dà su Trout Lake (di cui vedrete le foto negli album a fine post), davvero un bel contesto per fare sport. Bene, pare che il Canada stia guadagnando tanti punti! Speriamo continui così! :)

Trout Lake Community Center
Per ora dal Canada è tutto, da domani si comincia una nuova vita! :) Vi lascio con qualche album fotografico! Enjoy the pictures! :)



Sky and Clouds: giusto qualche foto a cielo e nuvole dalla zona della casa nuova!

Sky and Clouds

VanDusen Botanical Garden: un'immensa area verde vicino a Queen Elizabeth Park!

VanDusen Botanical Garden
Trout Lake Park: parco vicino casa, con tanto di centro sportivo annesso!

Trout Lake Park

Vancouver by night: qualche foto in notturna, tra Commercial Drive e Science World.

Vancouver by night

Bowen Island - Mount Gardner: bellissima isoletta raggiungibile col traghetto da West Vancouver! Escursione lunga ma con panorama sulla cima che ripaga ampiamente le fatiche spese per arrivarci :)

Bowen Island - Mount Gardner

giovedì 11 aprile 2013

Il sapore della consapevolezza

Caspita, senza rendermene conto è passato un mese e mezzo dall'ultimo post! Marzo è stato veramente un mese impegnativo su tutti i fronti e all'insegna di molte novità. Il tema centrale di questo ultimo periodo è stata la ricerca del lavoro: già a febbraio avevo iniziato a muovere i primi passi maldestri in questo mondo nuovo, mettendoci un po' di tempo a preparare il nuovo cv, o meglio resumé come lo chiamano qui, e un book stampato con alcune delle torte che ho realizzato in questi anni e un piccolo portfolio online.

Dicevo, maldestri e un po' goffi i primi tentativi per cercare lavoro, soprattutto la scrittura delle lettere di presentazione, o cover letter che dir si voglia, all'inizio è stata piuttosto ostica, per via dell'inglese, per via della forma migliore con cui presentarla assieme al resumé, per via del fatto che devi cambiarla e personalizzarla parecchio ogni volta che la mandi a un'azienda diversa. Risultato: un sacco di giornate passate al pc a scrivere, a fare e rifare, a mandare, in sintesi ad "applicare" come si dice da queste parti. E probabilmente le prime richieste sono state scartate subito per errori stupidi che commettevo data l'inesperienza. In generale poi ho capito che la ricerca di un lavoro a Vancouver è difficile, richiede molto tempo, le aziende ci mettono un bel po' prima di chiamarti per i colloqui e anche quando fai i colloqui non c'è praticamente mai un feedback se le cose vanno male e questo non ti permette di capire dove stai sbagliando. Quindi non resta che provare a ripensare attentamente a cos'hai inviato o a com'è andata con il colloquio e provare a migliorare la volta dopo. E in generale qui c'è molta gente che cerca lavoro quindi, pur essendoci tante opportunità, la concorrenza è alta! Inoltre il visto Working Holiday per l'Italia dura solo 6 mesi e qui 6 mesi non sono veramente niente per sistemarsi e ottenere un buon lavoro. Ecco questo è il sapore della consapevolezza, ma una volta scoperto questo sapore non bisogna concentrarsi su quello che non ci piace, ma cercare di capire qual è la nuova strategia da utilizzare per andare avanti. Dopo un po' cominci a capire come applicare e a mettere in campo varie strategie e, visto che nelle prime due settimane mi ero focalizzato solo sulla pasticceria senza grandi risultati, ho poi deciso di cercare più in generale: pasticceria e informatica ma non solo, anche lavori part-time nelle attività più disparate (traduzioni inglese-italiano, ripetizioni di materie scientifiche, caffè, negozi di articoli sportivi, ecc...). Certo non sono mancate anche le occasioni per farsi due risate: così ad esempio un giorno leggendo un annuncio della Rocky Mountaineer già mi immaginavo a bordo del treno che attraversa la regione delle montagne rocciose, era tutto bellissimo nel mio film mentale, ma poi qualcuno a bordo del treno deve aver tirato il freno di emergenza e sono tornato rapidamente alla realtà! :D forse vivere e lavorare sul treno 6 giorni su 7 non è poi così entusiasmante come si potrebbe pensare e forse non hai nemmeno il tempo di guardare fuori dal finestrino, meglio andarci quest'estate come turista, anche perchè quei posti meritano davvero! (giusto per farvi capire, guardate questo bellissimo filmato: Mountains in Motion: The Canadian Rockies).

Il tempo in Canada
Ma poi i momenti comici e quelli sognanti passano un po' in secondo piano e quando stai tanti giorni in casa, senza ricevere risposte, comincia ad essere difficile rimanere sempre positivi. Complice anche il tempo, che come si evince dal grafico (notate l'approccio scientifico :P) non è stato dei migliori, con settimane intere di pioggia! Ma dopo circa 3 settimane le cose hanno iniziato a muoversi e così sono arrivati i colloqui, tutti nell'informatica e tra la metà e la fine di marzo mi sono ritrovato a fare i colloqui in contemporanea per 3 aziende diverse: così ho potuto sperimentare le selezioni canadesi, spaziando dal colloquio telefonico (ostico, al telefono sarebbe dura perfino in italiano per certi versi! e con un sacco di domande accademiche molto specifiche, insomma una mezzoretta di fuoco in cui vieni bombardato di domande) a quello in persona con uno o più selezionatori. Le selezioni richiedono molto tempo e 2-3 colloqui in ogni azienda! Alla fine, in circa 3 settimane, sono arrivato alla fase finale dei colloqui in tutte e 3 le aziende che stavo seguendo (Energy Aware, Teradici, MedVoxel) e in particolare in una di queste ho affrontato un colloquio di ben 2 ore con 4 selezionatori... ne sono uscito devastato, credo sia stato il colloquio più duro di sempre! Insomma tanta tanta tanta fatica in questa fase, però è tutta esperienza che risulterà sicuramente utile in futuro! Mentre scrivo questa pagina, per fortuna ho finito tutti i colloqui in quelle aziende e sono in attesa di risposte, quindi... fingers crossed! :)

La grande fortuna di questo viaggio è che, nonostante ci siano i momenti difficili, sono sempre accompagnato e supportato da un sacco di gente in gamba che ho conosciuto qui, sia nell'International House sia fuori. Non potrei raccontare tutti gli episodi, ci vorrebbero troppe pagine, ma posso raccontarvi qualcosa dell'ultimo mese nell'International House, che per me è stato veramente speciale! Ad inizio marzo sono arrivate 3 persone nuove (una ragazza italiana col ragazzo canadese, e una ragazza australiana) e così l'equilibrio del gruppo si è spezzato, in senso buono, e finalmente c'è stata un'apertura rispetto al gruppo compatto che avevo trovato all'inizio di febbraio. Poi chiaro anche che ci sono stati dei progressi con l'inglese e.. ho iniziato a capire bene gli irlandesi, incredibile!! Troppo bello capire quasi tutto e soprattutto iniziare a scherzare con i tuoi coinquilini: può sembrarvi una banalità ma invece è tra le cose più difficili da fare in una lingua diversa dalla vostra! Ho scoperto che gli irlandesi hanno un ottimo senso dell'umorismo, prima non lo sapevo perchè non capivo nulla o quasi :D Nel precedente post vi raccontavo di come ci siamo un po' avvicinati in casa attraverso la cucina ma a quanto pare, e inaspettatamente, abbiamo trovato un altro canale di comunicazione altamente efficace e pure divertente ed emozionante :) Una sera stavo cenando e di fianco a me Finn stava suonando la chitarra: avevo troppa voglia di chiedergli di suonare una canzone per cantarla con lui ma poi la timidezza ha avuto la meglio e quindi non ho detto nulla... ma, inaspettatamente, dopo qualche minuto Dave ha detto a Finn che qualche giorno prima mi aveva sentito cantare sotto la doccia (quel giorno credevo di essere da solo in casa :D) e che secondo lui era proprio il caso di fare qualche pezzo assieme! Dopo 5 minuti sono arrivati tutti i coinquilini (e diversi di loro suonano strumenti musicali) e hanno iniziato a insistere un sacco per farmi cantare e provare assieme... abbiamo iniziato con Fields of Gold (Sting) per poi continuare con The Scientist (Coldplay) e poi con... una delle canzoni che a quanto pare ritorneranno spesso durante questo viaggio: I believe I can fly (R.Kelly), (qui non posso che ringraziare di cuore Cristiana Lirussi della Daigo Music School che mi ha fatto preparare per bene questo pezzo lo scorso dicembre!). Che dire, l'emozione è stata forte, molto più forte di quando mi sono esibito al karaoke e quella sera si è creato un legame speciale con alcuni dei coinquilini!

International House Band - la copertina dell'album :D
Così, com'era successo con la cucina, anche questa volta ho pensato di utilizzare per bene la musica per... organizzare un piccolo evento nell'International House! Alcuni dei coinquilini suonano la chitarra e uno la tastiera e la mia amica canadese Megan suona il piano e canta... la mia testa non ci ha messo molto a immaginare una serata musicale internazionale! Così una sera ho invitato Megan a casa nostra e abbiamo dato vita a quella che potremmo chiamare l'International House Band (eh sul nome del gruppo ci stiamo ancora lavorando :P): i coinquilini nemmeno sapevano che Megan cantasse o suonasse per cui è stata una sorpresa per loro e il successo è stato enorme! Eravamo veramente tutti quella sera in casa e abbiamo provato tantissimi pezzi tra cui i già citati sopra e altri nuovi: Rolling in the deep (Adele), Zombie (Cranberries) e alla fine io e Megan abbiamo fatto un duetto con: A whole new world (da Aladdin della disney)! Serata veramente emozionante e riuscita in pieno! Ok ok metto anche un piccolo video (con The Scientist), anche se non è il pezzo che ci è venuto meglio! La prossima volta saremo più professionali anche per quanto riguarda il cameraman! ;)



Chocolate-Strawberry cupcakes
Dopo quella serata abbiamo iniziato a legare parecchio in casa e tra giochi alcoolici (eh sì gli irlandesi qui sono forti :D), altri cupcakes, uscite e serate musicali... siamo finalmente diventati amici! E ora se mi chiedono "What's the craic?!" rispondo con piacere che "The craic is 90!" perchè a dir la verità mi sento un po' irlandese pure io ora e mentre all'inizio non riuscivo ad integrarmi bene proprio con gli irlandesi, beh ora non potrei vivere senza :) w gli irlandesi!!! :)


Giochi alcoolici by Irish people: the Moose

Da ricordare anche una pazza e lunga serata passata con gli irlandesi al The Roxy, dove non sono certo mancati la birra, la buona musica, il ballo e tanti amici decisamente "fuori di testa" :) Per non parlare poi della "seconda cena" al ristorante cinese alle 4 di mattina dopo il Roxy :D (a proposito andate in questo ristorante, Tsui Hang Village, è ottimo e costa poco! Incredibile per Vancouver! ;)) Per il resto posso dirvi brevemente che abbiamo avuto una fine di marzo con una bella pasqua con ottime temperature primaverili, beach volley in spiaggia (chi l'avrebbe mai detto, a marzo!!), e pasquetta con gli italiani di Diario da Vancouver (gran bella serata!)



Prime partite di beach volley sulla spiaggia di Kitsilano
In tutto questo ho anche traslocato nella casa nuova, così come hanno fatto anche altri 3 coinquilini, quindi un po' a malincuore ho lasciato e salutato l'International House: è stato bellissimo cominciare lì l'avventura canadese ma sapevamo tutti che era solo una sistemazione temporanea. Per fortuna gli altri 3 ragazzi che sono andati via si sono trasferiti a 5 minuti da dove abito ora, quindi continueremo a vederci spesso! Non vi racconto ora della casa nuova, troppo presto e questo post è già troppo lungo, per ora accontentatevi della foto dall'esterno :) Vi lascio con un nuovo album di foto. A presto!

La casa nuova!
Kitsilano-Jericho-Wreck beaches: in una delle poche giornate di marzo in cui sono uscito, ho potuto fare un bellissimo e lungo giro per le spiagge di Vancouver iniziando da Kitsilano, proseguendo per quella di Jericho e finendo nella zona dell'università (UBC), dove ho potuto ammirare un bellissimo tramonto. Enjoy the pictures!

Kitsilano-Jericho-Wreck beaches